La terza settimana di settembre abbiamo lavorato sull’allineamento e postura, sul nostro radicamento attraverso la conoscenza dei nostri piedi, sulla direzione dello sguardo, sul pavimento pelvico, sull’apertura delle spalle…
Attraverso il radicamento ci centriamo e colleghiamo maggiormente cuore e cervello, creiamo un equilibrio e un senso di pace in noi stessi che permette a tutto il nostro corpo e quindi alle nostre cellule di funzionare più correttamente.
“Gli studi del Heart Math Institute, organizzazione che da anni si occupa del rapporto tra cuore e cervello, evidenziano che quando sperimentiamo sentimenti come l’amore, la gratitudine, l’apprezzamento e la compassione, il nostro cuore con la sua frequenza in Herz, produce un campo elettromagnetico che è di 5000 volte più forte di quello del cervello, rilevabile fino a ai 24 metri attorno alla persona misurata. Gli stessi studi dimostrano inoltre che in questo caso, per l’effetto chiamato trascinamento, il cervello tenderà a sincronizzarsi alla frequenza del cuore, creando La cosiddetta coerenza tra cuore e cervello. Questa coerenza fa si che il cervello mandi un segnale di rilassamento all’intero corpo, permettendo alle singole cellule di svolgere le migliaia di funzioni al secondo che produciamo quando non siamo soggetti a stress di vario tipo. In altri termini emettiamo un segnale di armonia in cui il corpo è libero di funzionare al meglio delle sue possibilità. Inoltre, è stato scoperto un piccolo cervello nel cuore composto da 40.000 neuroni: un’intelligenza del cuore. Queste ricerche sono importantissime e ci danno conferma di ciò che è stato detto da sempre da diverse culture. Secondo la visione della medicina tradizionale cinese, ad esempio, il cuore e’ l’imperatore, la sede dello Shen, dello spirito, dell’intelligenza divina della vita. In sanscrito la parola Hiridaya indica il cuore ma anche la realtà ultima, il centro di tutto, il cuore del cosmo, il segreto più intimo dell’universo, il suo respiro. Nella lingua giapponese, la parola Kokoro indica l’unione di cuore e mente, cuore e mente in armonia, in coerenza tra di loro. Quando prestiamo attenzione alla vita, entriamo nello spazio magico del tempo presente, senza filtri, memorie, programmi inconosci e paure. L’amore è la coscienza dell’umanità e quando siamo in questo stato ogni cellula né ha beneficio, emaniamo un campo che può influenzare gli altri e siamo in uno stato di unità, siamo ispirati. La nostra evoluzione personale collettiva dipenderà dalla nostra capacità di portare coscienza nel nostro quotidiano, nel rapporto con la nostra vita e nel nostro rapporto con il mondo. La nostra evoluzione personale collettiva sarà compiere il viaggio più lungo che ogni singolo uomo deve intraprendere da sempre: quello che copre la distanza tra la mente e il cuore.”